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Salute

Il concetto di salute formulato nel 1948 dall'Organizzazione Mondiale della Sanità è ancora oggi alla base della definizione ufficiale del termine "salute".

"La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non consiste soltanto in un’assenza di malattia o di infermità".

Questa definizione ha portato in primo piano i fattori culturali e psichici  e l’ambiente sociale e politico. Nel corso degli anni il mondo scientifico ha avuto modo di ri-elaborare ed approfondire questo concetto.

Nel 1966 A. Seppilli, introduceva alcuni elementi che offrivano una chiave di lettura innovativa del concetto di salute: “La salute è una condizione di armonico equilibrio, fisico e psichico, dell’individuo, dinamicamente integrato nel suo ambiente naturale e sociale”. Le parole “armonico equilibrio” all’interno della definizione danno una dimensione dinamica alla salute. L’equilibrio diventa una costante giuocata tra interno, la capacità di controllo, ed esterno, la situazione favorevole o sfavorevole dell’ambiente reale o percepita.

Antonovski, nel 1979, nel definire il suo modello di salute, sostiene che la salute si presenta come un continuum, una proprietà del sistema vivente, che non è perfetto ed è soggetto a processi antropici e a inevitabile morte. Tutto individuabile nel continuum.

L’OMS prende spunto da questi ed altri modelli, articolando ulteriormente il concetto che, contenuto in un documento del 1984 sulla promozione della salute, redatto in vista della preparazione della Carta di Ottawa, recita come segue: "[...] questa prospettiva nasce da una concezione di "salute" intesa come campo di applicazione delle capacità individuali o di gruppo, intese a modificare o a convivere con l’ambiente. La salute è quindi vista come una risorsa della nostra vita quotidiana, e non come lo scopo della nostra esistenza; si tratta di un concetto positivo che pone l’accento sia sulle risorse personali e sociali che sulle capacità fisiche".

La promozione della salute

L’OMS, a partire dal 1978 con la dichiarazione di Alma Ata, dà il via ad una diversa e nuova prospettiva di sanità pubblica richiamando l’attenzione sull’importanza della prevenzione nell’ambito delle politiche sanitarie nazionali e internazionali, così come all’interno dei sistemi sanitari nazionali. Successivamente nel 1984 sono state gettate le basi concettuali della promozione della salute e la definizione: “La promozione della salute è il processo che permette alle persone di aumentare il controllo su di sé e migliorare la propria salute”.

Nella Conferenza dell’OMS che si tenne ad Ottawa, in Canada, il 21 Novembre 1986 fu adottata una carta sulla promozione della salute. Nel documento finale, “La Carta di Ottawa”, ci viene fornita una definizione più elaborata di promozione della salute: "La promozione della salute è il processo che conferisce alle popolazioni i mezzi per assicurare un maggior controllo sul loro livello di salute e migliorarlo. Questo modo di procedere deriva da un concetto che definisce la salute come la misura in cui un gruppo o un individuo possono, da un lato, realizzare le proprie ambizioni e soddisfare i propri bisogni e dall’altro, evolversi con l’ambiente o adattarsi a questo. La salute è dunque percepita come risorsa della vita quotidiana e non come il fine della vita: è un concetto positivo che mette in valore le risorse sociali e individuali, come le capacità fisiche. Così, la promozione della salute non è legata soltanto al settore sanitario: supera gli stili di vita per mirare al benessere".

Inoltre, viene suggerita una strategia articolata su cinque azioni:

  • Costruire una politica per la salute;
  • Promuovere idee, dare mezzi (per attuarle), mediare (fra interessi conflittuali con quelli della salute);
  • Rinforzare l’azione comunitaria (partecipazione), sviluppo della capacità individuali;
  • Creare un ambiente favorevole;
  • Riorientare i servizi sanitari.

Nel Glossario elaborato nel 1988 e pubblicato nel 1998, l’OMS definisce la promozione della salute come “il processo che conferisce alle persone la capacità di aumentare e migliorare il controllo sulla propria salute” e specifica che essa rappresenta un processo globale, sociale e politico. Non comprende solo le azioni dirette a rinforzare le capacità degli individui ma è primariamente volta alle azioni che sono dirette a cambiare le condizioni sociali, economiche, ambientali, in modo tale che si riduca l’impatto sulla salute, pubblica e individuale, di tutto quanto è sfavorevole alla salute, e si incentivi quanto la incrementa.

L’Associazione Pink Project intende favorire e collaborare a forme partecipative di intervento socio-sanitario al fine di promuovere il benessere psicofisico degli utenti e dei destinatari dei progetti, tenendo conto di un concetto di salute, non più in termini di mera assenza di patologia, bensì in un’ottica più complessa secondo la quale si può parlare di salute solo quando è presente un completo stato di benessere fisico, mentale e sociale, come precisato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 1948.

La promozione della salute, quindi, è per l’Associazione un impegno fondamentale e inderogabile, che espleta anche attraverso la prevenzione e la formazione in tal senso, erogando consulenze in ambito socio-sanitario e predisponendo progetti ad hoc in favore delle persone fragili e delle loro famiglie, avvalendosi del lavoro prezioso di volontari, in collaborazione con i soci e anche con altri Enti pubblici e privati, al fine di contribuire ad una più umana e razionale organizzazione del Servizio sanitario e socio-sanitario.

Minori, inabili, anziani, persone dipendenti da alcool e droga e tutti quei soggetti maggiormente predisposti a situazioni di bisogno o di emarginazione e razzismo, sono, senza dubbio, il target di utenti a cui maggiormente sono indirizzati i servizi di ausilio preposti, ma non si trascura, certamente, nemmeno di erogare specifici percorsi di approfondimento delle tematiche afferenti all'ambito socio-sanitario al fine di educare la popolazione.

La promozione della salute, infatti, rappresenta un processo sociale e globale che si pone l’obiettivo di dare il via ad una diversa e nuova prospettiva di sanità pubblica richiamando l’attenzione sull'importanza della prevenzione nell'ambito delle politiche sanitarie nazionali e internazionali, così come all'interno dei sistemi sanitari nazionali.